Nella laguna di Varano sgorga una sorgente chiamata fontana di San Michele.
Secondo la tradizione qui il Santo stanco e affaticato, si fermò e appoggiò la sua mano per terra. Dal punto toccato scaturì la sorgente che nasce in una grotta dedicata all’Arcangelo, una grotta calcarea simile alla più famosa grotta di Monte Sant’Angelo, patrimonio UNESCO dove il santo apparve molte volte a partire dal V secolo.
Queste sono solo alcuni dei segni che legano San Michele, l’Arcangelo che combatte e sconfigge Satana e il Gargano di cui, non a caso, è il santo protettore. C’è un sottile filo che lega il grande santo, il Gargano, Mont Saint-Michel in Normandia e l’ostrica il più ricercato frutto del mare. L’Abbazia di Mont Saint-Michel è stata infatti costruita su una pietra proveniente dal santuario di Monte Sant’Angelo. Da qualche anno il legame antico tra le due città è stato suggellato da un gemellaggio. I due santuari si trovano su un ideale linea retta chiamata Linea Sacra di San Michele che comprende in totale sette monasteri dedicati al santo. La baia di Mont Saint-Michel, in Normandia, ai piedi dell’Abbazia è da sempre luogo luogo privilegiato per l’allevamento delle ostriche.
L’Oyster Farm San Michele nasce in Puglia, nella laguna di Varano, riserva naturale e parte integrante del Parco nazionale del Gargano. Acque di categoria A e sorgenti sotterranee di acqua dolce, unite al caldo sole dello sperone d’Italia, garantiscono un ambiente perfetto per lo sviluppo armonico e potente di questi meravigliosi frutti.
Il progetto nasce dal sogno di Oyster Oasis di diventare produttore nella propria terra di origine e riportare a casa tutta la conoscenza acquisita in oltre un decennio di esperienza nell’Ostricultura internazionale. Le ostriche subiscono una prima fase di pre ingrasso il lanterne posizionate in laguna. Arrivati a dimensione consona vengono incollati a mano sulle corde ed agganciate sulle antiche palizzate per l’allevamento dei mitilli. Verranno poi sollevate manualmente dall’acqua per riprodurre l’effetto delle maree quindi lasciate al sole o alla luna, al vento e all’intemperie in modo da forgiarsi e resistere a tutto. Il controllo della forma durante la crescita predisporrà lo spazio per ospitare un frutto importante.
La conchiglia si presenta di forma dentellata, dura, madreperlata alla perfezione con bordi talvolta di rarissima madreperla nera. Il frutto è tra i più abbondanti mai visti, di impatto brevemente iodato ma che vira subito al dolce e alla complessità. Dapprima vegetale, poi con notevole persistenza di frutta secca e mineralità.