Un bellissimo naso complesso piuttosto varietale (che identifica il vitigno) introduce qui un vino che dà l’impressione di grande potenza controllata. Le viti sono impiantate sull’altopiano scistoso-arenario con presenza di sabbia. Le note di frutta sono complesse, pera, mela, mela cotogna, ma anche una dimensione floreale dall’effetto bellissimo che dona molta eleganza all’insieme (fiori d’arancio). Il 10% di legno nuovo si nota appena, il vino ha tanto corpo, porta ad un finale impostato con amari di limone che rinfrescano il palato e fanno venire voglia di tornare irrimediabilmente…
Denominazione
AOC Savennieres
Vitigno: Chenin
Affinamento: botti di rovere francese da 420 litri per 18 mesi
14°
R142
Ti proponiamo qualche alternativa interessante.
Per completare un grande piatto occorre un grande vino. Questa seduzione reciproca mi ha spronato a trovare il giusto equilibrio tra i due protagonisti, così mi diverto a proporre il vino giusto per ogni pietanza.
Inviami il tuo menù e ti abbinerò i vini migliori.
L’idea che ho del vino è che deve essere prodotto senza intervento chimico durante la coltivazione.
Prevenire anziché curare, proteggere anziché trattare, sostenere anziché intervenire.
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Foto realizzate da
Julian Manuel Ferri