“Il vino deve suscitare emozioni, è uno strumento per comunicare i colori dell’anima e della vita. Un vino che non è capace di suscitare emozioni è morto, inutile. Produrre un vino con metodi naturali significa consentirgli di esprimere tutti gli aromi ed i profumi della terra e dell’uva da cui proviene”.
(Nicolas Joly)
Un vigneto di famiglia in fase di sviluppo
È nel cuore di Premeaux-Prissey, frazione di Nuits-Saint-Georges, che Morgan e Julie Truchetet, circondate da Pauline Genot, compagna di Morgan, sono orgogliose di prendere in mano le redini della tenuta di famiglia dal gennaio 2019. Rappresentano la 6a generazione. La tenuta copre una superficie di 6,50 ettari di Viticoltura Biologica certificata dal 2023. Dalla vendemmia 2022, Pauline rileva il vigneto di famiglia nei comuni di Saint-Romain e Auxey-Duresses che amplierà la gamma. Tutto inizia in vigna con un rigoroso lavoro manuale durante tutto l’anno. Ci prendiamo molta cura delle viti, a partire dalla potatura. Un passo decisivo nella gestione della vite. Potiamo a Guyot semplice così come a Cordon de Royat. I tralci di vite vengono poi tirati e schiacciati per potervi attaccare i tralci. “Smontiamo” le viti a metà gennaio per potarle definitivamente a marzo in modo da ritardare il più possibile il germogliamento in caso di gelate primaverili. Siamo in perenne riflessione per preservare e ottimizzare la gestione dei nostri vigneti.
Con l’avvicinarsi del germogliamento e l’emergere delle prime foglie, la sbocciatura ci permette di regolare il raccolto. Togliamo quindi a mano le controgemme e puliamo il cordone e il bastone in modo da avere piedi arieggiati, limitando la pressione delle malattie e favorendo una migliore maturazione degli acini.
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